“I Fratelli delle Scuole Cristiane e la figura di don Carlo Gnocchi.Dall’educazione del cuore alla restaurazione della persona umana” Dott.Damiano Gornati

“I Fratelli delle Scuole Cristiane e la figura di don Carlo Gnocchi.Dall’educazione del cuore alla restaurazione della persona umana”

Dott. Damiano Gornati

(Esperto in comunicazione, media relations, crisis management,  corporate social responsibility c/o la Fondazione Don Carlo Gnocchi)

Nell’aula magna della scuola “San Filippo Neri” di Massa, il Dott. Damiano Gornati ha aperto il quinto incontro del Seminario pedagogico AIMC-UCIIM conducendo una vasta platea di insegnanti e genitori a toccanti riflessioni pedagogiche e umane mediante la presentazione di due personaggi di grandissimo spessore morale:  San Giovanni Battista De La Salle e Don Carlo Gnocchi.

De la Salle, pur appartenendo a una nobile famiglia francese, sin da giovane sentì la vocazione ad aiutare i più sfortunati. Spinto da questo forte senso morale nel 1688 fondò a Parigi la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane che aveva la finalità di educare i figli delle famiglie più povere che all’epoca non ricevevano alcuna istruzione scolastica.

La sua “pedagogia del cuore” ha sfamato, aiutato e educato moltissimi fanciulli che trovarono nelle sue opere una guida e un’ancora di salvezza. Nelle scuole lasalliane l’insegnamento del francese prese il posto della lingua latina, contrariamente alla prassi del tempo.

La Dott.ssa Daiana Lari, neolaureata con una tesi sui Fratelli Cristiani, ha spiegato le origini della scuola San Filippo Neri che fu istituita a Massa grazie alla generosa donazione di una nobildonna bergamasca nel 1859. Nel tempo questa scuola è diventata patrimonio culturale della nostra città per aver educato migliaia di bambini massesi al senso del sacrificio e della responsabilità morale, all’amore verso gli altri e lo studio.

Don Carlo Gnocchi nacque a Milano nei primi anni del Novecento. Egli nutrì una vera ammirazione per Gian Battista de La Salle e un profondo affetto per i Fratelli delle Scuole Cristiane. Egli visse la tragica esperienza della seconda guerra mondiale come cappellano degli alpini e nell’immediato dopoguerra si prese cura della sofferenza fisica e morale dei bambini e delle bambine mettendo la persona al centro del suo apostolato religioso.

Don Gnocchi scosse l’apatia del mondo politico e si prodigò senza riserve per l’assistenza prima degli orfani degli alpini, poi dei mutilatini e dei piccoli invalidi di guerra e civili fondando una vastissima rete di collegi in diverse città d’Italia. Infine aprì le porte di modernissimi centri di rieducazione per i bambini affetti da poliomielite. A questa infanzia derelitta e minorata Don Gnocchi votò tutta la sua esistenza con la “pedagogia del dolore innocente” con la quale non si limitò all’azione medicalizzante, ma cercò di favorire la presa di coscienza degli assistiti ad accettare in modo sereno e fiducioso la propria condizione umana e cristiana.  

Il relatore ha coinvolto i partecipanti con toccanti immagini e parole di speranza e di affetto. Come sosteneva Don Gnocchi al Convegno dell’Unesco svoltosi nel 1950 a Ginevra: “Non c’è che un modo per pacificare queste anime tormentate e derelitte, quello di rendere normale la loro anormalità, facendoli vivere in una società dove la loro infelicità sia una regola, non l’eccezione…

La conoscenza dei messaggi d’amore di San Giovanni Battista de La Salle (patrono dei maestri di scuola primaria il 7 aprile) e di Don Carlo Gnocchi deve diventare sprone a un rinnovato impegno educativo dei docenti di oggi.

  Mariangela Angeloni

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