Incontri pedagogici. “IL FENOMENO DEL BULLISMO: COSA FARE?”

L’incontro è stato aperto dall’On. Cosimo Ferri che ha ricordato ai presenti come la legge sul cyberbullismo, approvata nella scorsa legislatura, sia stata scritta con la finalità di proteggere soprattutto le generazioni più giovani dai rischi insidiosi di Internet. Questa legge non si limita ad annoverare lo stalking informatico tra i reati penali, ma funge anche da stimolo alle forze dell’ordine (come ad es. la polizia postale) che sono sollecitate ad avviare azioni educative con gli alunni della scuola elementare ma in particolar modo gli adolescenti. Per arginare questo disgustoso fenomeno è necessario adottare accorgimenti di buon senso come ad esempio non pubblicare dati o foto personali sui social che potrebbero essere oggetto di furto informatico e quindi di manomissione per finalità criminose. La legge prevede un referente in ogni istituto scolastico e responsabili territoriali (forze dell’ordine, associazioni di volontariato, autorità giudiziaria, esperti informatici) per costruire una rete informativa virtuosa tesa alla promozione di corsi di formazione per insegnanti o a campagne di sensibilizzazione per le famiglie degli alunni.

La legge prevede inoltre la rimozione forzata da internet di video violenti o offensivi della persona. La vittima ad esempio può rivolgersi al gestore del sito per richiederne l’eliminazione immediata evitandone la rapida diffusione con la sua permanenza in rete.

L’On. Ferri ha terminato la trattazione di questo problema emergente dichiarando la sua piena disponibilità all’associazione AIMC per eventuali ed ulteriori collaborazioni.

In seguito l’intervento della Prof.ssa E. Belligi, referente informatica del cyberbullismo dell’I.C. “L. Staffetti” di Massa, ha lamentato l’insufficienza dei fondi messi a disposizione delle scuole per l’attivazione di progetti realmente incisivi sul piano della formazione dei docenti. Gli istituti scolastici infatti non dispongono di risorse adeguate e le iniziative sono lasciate alla sensibilità dei docenti che sono costretti ad un aggravio di lavoro senza un adeguato compenso economico. Esiste un protocollo nella nostra provincia che prevede interventi formativi per insegnanti e alunni nonché iniziative di sensibilizzazione delle famiglie sulla problematica del  cyberbullismo. Sui rischi di questo fenomeno, la relatrice ha mostrato alcune immagini coinvolgenti  da lei utilizzate in classe per avviare i suoi alunni a comportamenti più responsabili evitando così i rischi di un uso improprio degli strumenti tecnologici e informatici.

Massa, 17 Dicembre 2018

  AIMC MASSA

 

 

 

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