In ricordo di Don Lorenzo Milani (1923-1967)I Care: la trasversalità del prendersi cura nella relazione educativa con Antonietta d’Episcopo

Il 25 ottobre 2023 nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Staffetti Massa2” (Massa) la Dirigente Scolastica Prof.ssa Ines Mussi ha aperto il Seminario Pedagogico del corrente anno scolastico con un breve saluto ai partecipanti e un ringraziamento alle Associazioni A.I.M.C. e U.C.I.I.M. che hanno organizzato l’evento seminariale che si concluderà il 13 dicembre p.v.

Tra i presenti, oltre alla Presidente di Sez. A.I.M.C. di Massa Mariangela Angeloni anche il Presidente Provinciale Dott. Walter Fiani, quello della Sez. di Pontremoli Dott. Angelo Ferdani e la Presidente di Sezione U.C.I.I.M. Prof.ssa Maria Rosaria Ferri.

La Dott.ssa Antonietta D’Episcopo ha tracciato in modo brillante un agile profilo umano ed educativo della figura di Don Lorenzo Milani che può essere considerato in assoluto l’educatore italiano più dirompente e innovativo del XX secolo.  

“Sono convinta che il modo migliore per commemorare Don Milani sia quello d’individuare gli elementi di attualità derivanti dall’espressione I CARE, che, assunta come bussola di orientamento, implica responsabilità e coerenza nell’azione quotidiana dell’insegnante, caratterizzandone lo stile, l’approccio didattico e comunicativo.

Ogni realtà scolastica dovrebbe essere concepita come un laboratorio permanente di ricerca e di creatività animato da una relazione educativa, in cui i saperi vengano utilizzati come strumenti di umanizzazione attraverso l’intreccio tra alfabetizzazione strumentale ed  esistenziale.

Il prendersi cura acquista e trasmette senso attraverso la coerenza delle modalità operative messe in atto, come dimostra la scrittura collettiva promossa da Don Milani per alimentare il confronto democratico, la condivisione e la corresponsabilità attraverso l’esercizio del pensiero critico ed un costante allenamento al saper discernere.

Conoscere e saper utilizzare le parole, il loro significato, e la loro potenzialità comunicativa, è la strada maestra, che conduce alla libertà, permettendo, attraverso il principio costituzionale del diritto alle pari opportunità, e la visione evangelica della vita, il superamento dell’idea imprigionante di destino.

Solo attraverso una significativa esperienza scolastica le tante Barbiane ancora esistenti, gli scartati, gli oppressi, gli ultimi, avranno la possibilità di emanciparsi, di diventare protagonisti, di esprimere pienamente la propria sovranità con spirito solidale e volontà di partecipazione attiva alla costruzione e difesa del bene comune, restituendo loro il futuro, di cui continuano ad essere derubati.”

                                                                                Antonietta D’Episcopo

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