Nel quarto incontro del “Seminario pedagogico: insegnare oggi” organizzato dalle Associazioni professionali AIMC e UCIIM di Massa-Carrara in collaborazione con l’Ufficio IRC della diocesi, il Dott. Marco Renzi, sociologo dell’educazione, ha sottolineato la necessità di introdurre nella scuola modalità di analisi in grado di restituire all’insegnante le coordinate del suo agire didattico.

Si tratta cioè di adottare un paradigma autovalutativo capace di rendere più efficace l’azione pedagogica del docente poiché gli alunni di oggi manifestano vuoti e bisogni sul piano cognitivo, valoriale, affettivo e relazionale. Queste procedure, tese ad elevare gli standard di insegnamento, sono state avviate all’interno di percorsi sperimentali promossi dall’INVALSI in alcune regioni italiane tra cui la Toscana e noti come “Peer Observation”.

Sostanzialmente è la scuola che osserva il suo agito grazie a tabelle di rilevazione e specifici indicatori di riferimento. Con gli strumenti della “Peer observation for teaching”, elaborati dalla rete di scuole “Valutazione in progress”, è possibile disporre di modalità d’osservazione che prevedono l’utilizzo di griglie che, attraverso il grandangolo di quattro macroaree, passano al vaglio il lavoro d’aula identificando le caratteristiche della lezione e fornendo un primo livello di valutazione dell’operato del docente in termini di strategie didattiche, tempi e ambienti di apprendimento impiegati.

Il relatore ha coinvolto in modo attivo e piacevole i docenti presenti invitandoli a collegarsi al sito www.menti.com per rispondere in tempo reale ad alcune domande utilizzando i propri cellulari come risponditori telefonici. Le scelte degli insegnanti, raggruppate in istogrammi, sono state commentate dal Dott. Renzi che ha suggerito quali sono le modalità migliori per fare scuola.

Insomma per imparare ad insegnare, parafrasando il compianto maestro Alberto Manzi… non è mai troppo tardi! 

PIETRO SACCHELLI