Il contributo della Teoria degli 7 Stili Prenatali della Globalità dei Linguaggi di Stefania Guerra Lisi
Il 4° incontro del Seminario Pedagogico, è stato condotto dalla musicarterapeuta Patricia Bustos Wacquez che partendo dal titolo “La musica come progetto di crescita nel benessere”, ha presentato il punto di vista della disciplina Globalità dei Linguaggi* sull’origine della musicalità umana, secondo una delle sue teorie più originali: “I 7 Stili Prenatali nelle arti e nella vita”.
È relativamente poco tempo che nella scuola italiana la musica come le arti sono entrate a formar parte a pieno titolo del curricolo scolastico; ma ancora queste espressioni della comunicazione profonda dell’essere umano sono viste e trattate come qualcosa da “insegnare” dall’esterno, senza considerare che ogni persona, ogni allievo, possiede e manifesta uno “stile musicale” che si esprime in precisi comportamenti psicocorporei che formano parte di un processo evolutivo che ha avuto origine nel grembo materno e nel costante dialogo emotonico con esso.
Gli effetti di questo limitato approccio pedagogico, ha generato non poche volte nei discenti, avversione verso la pratica strumentale limitata ad un solo timbro strumentale (ad esempio il flauto dolce), e/o distanza verso le tematiche proprie della disciplina, con il risultato di avere adulti ignari dell’importanza formativa e culturale che la musica riveste nelle loro vite e incapaci di risuonare con la significativa produzione artistica prodotta dalle grandi menti artistiche italiane e mondiali.
Secondo la teoria dei 7 Stili Prenatali, ideata dall’artista ed insegnante romana Stefania Guerra Lisi, con l’apporto del musicologo e musicista Gino Stefani, il punto di partenza per una crescita armonica dell’essere umano, risiede nella presa di coscienza da parte dell’educatore e di chi ne riveste le veci, dell’origine e sviluppo della musicalità umana che risale alla vita intrauterina, dal concepimento alla nascita. Nello sviluppo della vita che precede la nascita (che la disciplina chiama “Il viaggio dell’eroe”), gli autori individuano sette fasi e in corrispondenza sette Stili espressivi con esplicite valenze artistiche. L’essere in crescita durante i nove mesi della gestazione è immerso in un dialogo costante con il contenitore grembo, fatto di ritmi, vibrazioni, sonorità, umori, penombra, chiaro-oscuri che daranno origine a delle personali tracce espressive e comunicative che in ogni persona “prenderanno corpo” nei diversi momenti della vita.
Conoscere e ri-conoscere queste tracce-stili tanto nei comportamenti psico-corporei dei discenti, come nei periodi storici e negli autori studiati, diventa una chiave per motivare l’interesse verso la musica e le sue mille sfaccettature e non ultimo, dove sia necessario, dare senso ai comportamenti “insensati”.
Massa, 29.11.2023 Patricia Bustos Wacquez
